Dopo il successo dell’Operetta “La Vedova allegra” giovedì 9 dicembre ci sarà il secondo appuntamento della108 stagione teatrale del Comune di San Severo, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
Un tris d’assi tutto al femminile lo spettacolo “Figlie di Eva” con Vittoria Belvedere, Maria Grazia Cucinotta, Michela Andreozzi, di Michela Andreozzi, Vincenzo Alfieri e Grazia Giardinello, e con Massiliano Vado, che firma anche la regia, scene Mauro Paradiso costumi Laura Di Marco.
“Con questo spettacolo iniziano gli eventi teatrali dedicati alla prosa del cartellone Teatrale 2021/22 che si preannuncia – dichiarano il sindaco Avv. Francesco Miglio e l’assessore alla Cultura Avv. Celeste Iacovino – di grande successo. Infatti, sul palcoscenico del Verdi, si esibiranno tanti protagonisti del mondo artistico nazionale amati dal pubblico di tutte le età, scelta che è stata premiata dai numerosi abbonati che anche quest’anno hanno confermato la loro presenza al teatro”.
“Figlie di Eva” racconta la storia di un uomo potente, che raggira tre donne, che trovano il modo di vendicarsi. “Figlie di Eva” è tre storie in una, come sono tre i nomi delle protagoniste: Elvira, Vicky e Antonia. Elvira – Dietro a ogni grande uomo c’è una grande donna: la segretaria. E lei è la Cadillac delle segretarie! Elvira sa, Elvira vede, Elvira risolve. A lei, il Cardinale Richelieu, le fa un baffo.
Vicky – Moglie tradita, è una “povera donna di lusso”, sposata per il suo patrimonio. Un po’ ingenua, un po’ scaltra, un po’ colomba, un po’ volpe. Anzi lince, nel senso della pelliccia.
Antonia – Prof di latino, emigrata, precaria, ma bellissima! Comunque romantica in attesa del primo amore e di una cattedra.
Cosa le lega? Nicola Papaleo – Sindaco disonesto che le inguaia tutte e tre per diversi motivi. Le tre, che mal si sopportano, unite da un sano sentimento di vendetta, si coalizzano: lo vogliono morto. Anzi, meglio: lo vogliono trombato, come si dice dei politici che perdono le elezioni. Perché un politico trombato è più morto di un morto. Scopo del gioco? Far sì che l’odiato Papaleo non venga rieletto sindaco.