Prosegue la stagione teatrale “Teatro è vita” del Comune di Adelfia – assessorato alla Cultura in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, l’associazione Teatrino della Colonna e il Circolo Arci Pier Paolo Pasolini. Ad ospitare gli spettacoli è l’auditorium Luigi Angiuli dove domenica 3 marzo (ore 19.00) la compagnia teatrale A.Ge.A. porta in scena uno dei capolavori meglio riusciti di Peppino De Filippo Non è vero ma ci credo: un fuori abbonamento, per la regia di Pino Scattaglia, la storia del ricco industriale napoletano Gervasio Savastàno, letteralmente schiavo della sua superstizione.
SCHEDA SPETTACOLO
Compagnia Teatrale A.Ge.A.
NON È VERO MA CI CREDO
commedia brillante in due atti di PEPPINO DE FILIPPO
con Pino Scattaglia, Anita Camposeo, Anna Leuzzi, Gennaro Furente, Nuccio Antonacci, Malvurio Stefano Palmirotta, Maria Cantacessi, Pino Fanelli, Rosanna Del Medico, Giulio Aiudi, Isa Cappelli, Klaudia Kolarz
audio-luci Tino Lacasella
scenografia Pino Fanelli
allestimento scenico Anita Camposeo
regia PINO SCATTAGLIA
Questa divertente commedia del 1942 è uno dei capolavori meglio riusciti di Peppino De Filippo, tanto che nel 1052 divenne un divertentissimo film, ed ancora oggi è molto rappresentato: il suo tema conduttore è la superstizione. Molti di noi, si sa, hanno i loro portafortuna, oppure fanno piccoli rituali, che ci fanno sentire più tranquilli e sicuri quando ci troviamo ad affrontare le diverse prove quotidiane. Ma, purtroppo, c’è chi di questi amuleti e rituali ben auguranti ne fa una ragione di vita! E questo è proprio il caso del protagonista della commedia, il ricco industriale napoletano Gervasio Savastàno. Egli è letteralmente schiavo della sua superstizione, tanto da farne una vera ragione di vita. Oltre a farne le spese sua moglie Teresa e sua figlia Rosina, ne è ingiustamente vittima un suo impiegato, il ragioniere Belisario, licenziato in tronco da Gervasio che lo considera uno iettatore. La superstizione del commendatore Gervasio Savastàno non conosce limite né pazienza. Corna facendo e rifacendo, tutto sembra congiurare contro di lui e i suoi affari: i venerdì, i gatti neri, quello iettatore patentato annidato fra i suoi dipendenti. Savastàno non sa più che fare, o forse sì?
INFO
Botteghino
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