Un teatro Piccinni che si specchia e si tinge di nuovi colori fluo. È questa l’immagine della nuova stagione teatrale del Comune di Bari, realizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Un teatro che si apre a nuovi percorsi e ad “Altri mondi” e ci accompagna verso l’esplorazione di nuovi linguaggi e nuove visioni. Un viaggio di sola andata verso la società e verso se stessi, verso quei mondi così vicini eppure così difficili da raggiungere. Ed ecco che ci vengono in aiuto gli uomini e le donne del teatro con una programmazione che quasi li sfida al confronto tra loro stessi e sugli stessi autori per farceli conoscere da diverse angolazioni.
“Altri Mondi” si presenta con 3 prime nazionali, una prima assoluta di danza e 9 esclusive regionali su 18 spettacoli in programma.
“Quella del Comune di Bari è una stagione che punta sempre più in alto e che stimolerà il pubblico con nuovi approfondimenti. Gli spettatori saranno guidati da quattro percorsi tematici: Terraferma [le pietre miliari del teatro portati in scena dai grandi della prosa italiana], Nuove Rotte [gli spettacoli alla ricerca di nuovi linguaggi del contemporaneo], Qui e ora e Danza a Bari [l’ormai conosciuta rassegna di danza contemporanea DAB], grazie a cui sarà più facile orientarsi tra le proposte e i diversi linguaggi. Un cartellone che abbiamo potuto costruire grazie alla fiducia e al supporto dell’assessore Ines Pierucci e del sindaco Antonio Decaro. La stagione quest’anno sarà ancora più accessibile grazie a una formula abbonamento più conveniente (12 spettacoli rispetto agli 8 della scorsa stagione, con una differenza di costo di soli 34 euro), la possibilità di creare il proprio pacchetto personalizzato e il nuovo orario per gli spettacoli del giovedì alle 19.30, proprio per andare incontro alle esigenze del pubblico che preferisce utilizzare i mezzi e non rientrare troppo tardi a casa la sera”, spiega Giulia Delli Santi, dirigente responsabile delle Attività teatrali del Teatro Pubblico Pugliese.
Tra gli spettacoli in prima nazionale il primo è “Danzando con il mostro”, tre degli artisti più premiati e apprezzati della scena contemporanea, Serena Balivo, Mariano Dammacco, Roberto Latini, s’incontrano per la prima volta sul palcoscenico per dare appuntamento al “mostro” e invitarlo a danzare insieme a loro, insieme agli spettatori (3-6 novembre). Mariano Dammacco e Serena Balivo saranno sul palco del Piccinni anche con “Spezzato è il cuore della bellezza”, lo spettacolo grazie al quale Dammacco si è aggiudicato il Premio Ubu 2020-2021 nella categoria Nuovo testo italiano/scrittura drammaturgica (29-30 ottobre). Un lavoro di creazione partito da alcune domande sull’amore e su come questo sentimento, fondamentale nella vita umana, possa trasformarsi, degenerare, tradire i desideri e le aspettative di chi lo vive.
“Il giuocatore” di Carlo Goldoni, portato in scena dalla Compagnia del Sole, per la regia di Marinella Anaclerio, altra prima nazionale, esplora il gioco come vertigine, come vero sistema di vita, mettendo a nudo tutti i meccanismi mentali e la possibile dipendenza pericolosa che crea (1-4 dicembre). La scrittura di Goldoni ritorna per indagare questa volta i temi dell’identità, della famiglia e dell’amore in esclusiva regionale con “I due gemelli veneziani” per la regia di Valter Malosti, con, tra gli altri, Marco Foschi, Danilo Nigrelli e Marco Manchisi (17-20 novembre). Un intreccio trascinante fatto di duelli, amori e disamori, fughe, prigioni, ritrovamenti, in cui svetta la magnifica invenzione dei gemelli identici ma totalmente opposti di carattere, uno sciocco l’altro scaltro.
Terzo debutto nazionale “Morte a Venezia” di Thomas Mann, adattamento, regia e interpretazione di Paolo Panaro (compagnia Diaghilev), un affresco della fine di un mondo, quello dell’Europa alla fine della Prima Guerra Mondiale (10-11 dicembre). Va in scena in stagione anche la nuova regia di Carlo Bruni dedicata alla figura di Lucrezia Borgia: “Insight Lucrezia” con Nunzia Antonino, da una riscrittura di Antonella Cilento (11 e 12 febbraio).
Lo sguardo contemporaneo di Daniele Finzi Pasca lo incontriamo due volte: prima in “Nuda”, uno spettacolo in cui la potenza teatrale si sposa con una narrazione poetica dal sapore onirico, in assoluta armonia con il teatro fisico e la danza aerea (dal 20 al 23 ottobre), e poi in “Azul. Gioia, furia, fede y eterno amor”, in programma al Piccinni con Stefano Accorsi, Luciano Scarpa, Sasà Piede Palumbo, Luigi Sigillo (dal 12 al 15 gennaio in esclusiva regionale). Arturo Cirillo, già due volte premio Ubu come miglior regia e come attore non protagonista, torna in esclusiva regionale a Bari con il suo ultimo lavoro: “Cyrano de Bergerac”, tratto dalla celebre commedia di Edmond Rostand (19-22 gennaio).
“Altri Mondi” esplora anche la poetica pirandelliana attraverso lo sguardo di due grandi registi: Gabriele Lavia per “Il berretto a sonagli” (dal 15 al 18 dicembre in esclusiva regionale) e Luca De Fusco per “Enrico IV” con Eros Pagni (9-12 marzo).
L’esplorazione continua nella drammaturgia americana del Novecento: Vinicio Marchioni lo incontriamo in scena con Sonia Bergamasco in “Chi ha paura di Virginia Woolf?” di Edward Albee, per la regia di Antonio Latella (dal 23 al 26 febbraio in esclusiva regionale), tra i lavori più rappresentati al mondo dello scrittore e drammaturgo statunitense (portato in scena per la prima volta in Italia da Zeffirelli), a cui viene riconosciuto il merito di aver grandemente contribuito ad introdurre negli Stati Uniti le nuove tendenze drammatiche europee e in particolare le concezioni del teatro dell’assurdo. E infine, in esclusiva regionale, Massimo Popolizio ci porta nel mondo di Arthur Miller con “Uno sguardo dal ponte”. Il destino ineluttabile, da cui si può essere vinti e annientati, guida la trama di questo capolavoro della letteratura americana. Il dramma di Miller, scritto nel 1955 a partire da un brutale fatto di cronaca, narra le disavventure di un immigrato italiano a New York, dilaniato da una morbosa passione. Popolizio ne fa un grande racconto teatrale con la potenza espressiva di un film (13 – 16 aprile).
DANZA A BARI
La sezione danza si inaugura con una prima assoluta: “Intima-mente” in cui per la prima volta danza a Bari Antonella Albano, barese di nascita, prima ballerina del teatro alla Scala di Milano, che assieme a Nicola Valenzano ha creato specificatamente per la sua città di origine uno spettacolo che unisce danza, musica e teatro. Albano danzerà le coreografie di Bigonzetti, De Candia, Di Stefano, Lukàcs, Moret Gonzales e Ventriglia sulle musiche dal vivo di Piero Salvatori (15 ottobre). DAB23 continua poi con tre esclusive regionali: arriva per la prima volta in Puglia lo spettacolo “Spellbound 25” della Spellbound Contemporary Dance Ballet, uno spettacolo che nasce dal talento creativo di tre grandi coreografi internazionali, tra gli autori contemporanei maggiormente rappresentativi, Mauro Astolfi, Marco Goecke (vincitore del Benois de la danse) e Marcos Morau, (12 novembre). Segue “Ballade” della MM Contemporary Dance Company, composto da due inedite coreografie firmate da Mauro Bigonzetti ed Enrico Morelli: un viaggio tra generazioni diverse dagli anni Ottanta a oggi (18 febbraio). Non si può perdere “Rifare Bach” in cui Roberto Zappalà fonde magistralmente la naturale bellezza del corpo dei danzatori e la musica di Bach (4 marzo).
Per i più piccoli, infine, c’è Dab kids con Factory Compagnia Transadriatica che porta in scena “Peter Pan” di Tonio De Nitto, collaborazione drammaturgica Riccardo Spagnulo (23 aprile).