Inizia il prossimo 22 gennaio la stagione di prosa 2021/2022 del Comune di Bisceglie in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
“Il ritorno di una stagione teatrale nella nostra Città è un segnale di speranza”, sostiene il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano. “Grazie anche all’effetto dei vaccini possiamo tornare a frequentare il teatro in sicurezza, a vivere le emozioni del sipario che torna alzarsi e degli spettacoli dal vivo. La ripartenza della cultura è il segnale di una Città che continua ad essere viva, attiva e propositiva malgrado le difficoltà, con attenzione al rispetto delle regole ma allo stesso tempo con la voglia di guardare al futuro con fiducia e ottimismo”.
“La proposta culturale della nostra amministrazione si arricchisce di nove appuntamenti da gennaio ad aprile 2022”, aggiunge Loredana Bianco, assessore alla Cultura della Città di Bisceglie. “Questo significa anche dire grazie a tutto il mondo del teatro per i momenti di leggerezza, di impegno, di passione, di immaginazione che ci permette di vivere. Tornare alla ‘straordinaria ordinarietà’ dell’uscita per andare a teatro, per stare in compagnia e godere di tutto quello che nasce e si muove in quello spazio è la sfida che oggi ci attende. Mai come questa volta la cultura, con il teatro in particolare, ci aiuta ad esorcizzare la paura della pandemia”.
A riaccendere le luci del Politeama Italia saranno Mariangela D’Abbraccio e Daniele Pecci con “Un tram che si chiama desiderio” di Tennessee Williams con la traduzione di Masolino D’amico e la regia di Pier Luigi Pizzi. Il dramma, vincitore del Premio Pulitzer nel 1947, mette per la prima volta l’America allo specchio su temi quali omosessualità, sesso, disagio mentale e ipocrisia sociale.
Il 1° febbraio toccherà a due donne e attrici straordinarie come Maria Amelia Monti e Marina Massironi portare sul palco “Il marito invisibile” scritto e diretto da Edoardo Erba: un’esilarante commedia sulla scomparsa della nostra vita di relazione in cui le due protagoniste accompagnano con la loro personalissima comicità in un viaggio che dà i brividi per quanto è scottante e attuale.
Il 16 febbraio toccherà a Giulio Scarpati, noto al grande pubblico per il ruolo di Lele Martini nella fiction Un medico in famiglia, salire sul palco con “Il teatro comico” di Carlo Goldoni per la regia di Eugenio Allegri. Esempio di teatro nel teatro in questa commedia affiorano gli intenti della riforma goldoniana insieme a motivi, stereotipi, tormenti e ambizioni della comunità teatrale di ogni tempo.
E c’è grande attesa per Let’s twist again dei The Black Blues Brothers, i cinque acrobati kenioti reduci da un tour mondiale che li ha visti esibirsi per più di 300.000 spettatori, tra i quali Papa Francesco, il Principe Alberto di Monaco e la famiglia reale inglese. In una fumosa sala d’aspetto di una stazione ferroviaria cinque uomini, per ingannare l’attesa, ascoltano twist e rock’n’roll da un juke-box d’epoca e si scatenano in acrobazie incredibili, che sfruttano tutto ciò che li circonda per numeri mozzafiato. Lo spettacolo è in programma a Bisceglie il 19 febbraio alle 19.
Il 9 marzo spazio per “Un’ultima cosa. Cinque invettive, sette donne e un funerale” di e con Concita De Gregorio con la musica live di Erica Mou con la regia di Teresa Ludovico. Il femminile e la sua potenza di fuoco. La sua bellezza, la sua forza, la sua luce. Con cinque donne al centro della scena – Dora Maar, Amelia Rosselli, Carol Rama, Maria Lai e Lisetta Carmi – che prendono parola per l’ultima volta. E dicono di sé, senza diritto di replica. Sergio Rubini, invece, con il suo “Ristrutturazione, ovvero disavventure casalinghe raccontate da Sergio Rubini”, scritto con Carla Cavalluzzi, in forma confidenziale racconterà le vicende legate alla ristrutturazione di un appartamento, un viavai di architetti e ingegneri, allarmisti e idraulici, operai e condòmini che si avvicendano nella vita di uno sfortunato padrone di casa stravolgendolo senza pietà. Lo spettacolo è in programma il 12 marzo.
Subito dopo, il 23 marzo, l’eccellente tris di donne composto da Tosca D’Aquino, Rocio Morales ed Emy Bergamo porterà a Bisceglie “Fiori d’acciaio” di Robert Harling con la regia di Michela Andreozzi: una commedia agrodolce tra sorrisi e commozione, sentimenti e ironia, qualche volta crudele, senza essere mai cinica o sarcastica.
Penultimo appuntamento della stagione è quello del 5 aprile con “Duepuntozero” lo spettacolo che Gabriele Cirilli propone bypassando quest’ultimo anno e mezzo e ripartendo dal successo della stagione teatrale 2018/2019 con Mi Piace…Di Più. In questo spettacolo Cirilli porta in scena insieme a sé un po’ di persone, quelle che fanno parte della sua vita.
L’11 aprile chiuderanno la stagione di prosa 2021/2022 del Comune di Bisceglie i Los Guardiola, eccellenze del tango internazionale oltreché mimi, ballerini e attori in “La commedia del tango” con Marcelo Guardiola, che firma anche la regia, e Giorgia Marchiori, che firma le coreografie. Attraverso elementi provenienti dalle arti della danza, della pantomima francese e del Tango argentino, gli interpreti, unici a poter mettere in scena le proprie creazioni, sommergono il pubblico in atmosfere tragicomiche piene di poesia.