Dopo la pausa estiva riprende la stagione musicale 2021 del Collegium Musicum: martedì 5 ottobre, alle 20,30, al Nuovo Teatro Abeliano di Bari andrà in scena «Viaggio nel colore. Un libro, le immagini, la musica»: l’ensemble diretto da Rino Marrone, con solista al sassofono Paolo Debenedetto, si esibirà in musiche di Richard Galliano («Viaggio») e Astor Piazzolla («Las Cuatro Estaciones Porteñas»), entrambi i brani nella versione per sax, orchestra d’archi e pianoforte. Il concerto è ispirato dal volume «Puglia. Viaggio nel colore» della giornalista e scrittrice Enrica Simonetti (Ed. Adda), realizzato con le fotografie di Nicola Amato. La stessa autrice sarà presente sul palco dell’Abeliano, in un affascinante storytelling incentrato sulla Puglia, con il racconto di luoghi e colori, profumi e suggestioni che regalano al territorio una rara bellezza; fotografie e filmati saranno a cura di Giorgio e Nicola Amato, in un virtuoso scambio tra musica, parole e immagini. La prenotazione dei biglietti è obbligatoria all’indirizzo email associazionecollegiumbari@gmail.com, con obbligo di Green Pass dai 12 anni in su. Costo 10 euro (intero), 5 euro (ridotto, per studenti, over 65 e diversamente abili). Infotel: 080.542.76.78 – 338.645.05.76.
Lunedì 4 ottobre, alle 18,30, il concerto e il libro saranno presentati alla Libreria Feltrinelli di Bari (via Melo 119, al primo piano). Interverranno Simonetti e Amato, moderati dal giornalista Livio Costarella, con alcuni brani eseguiti dal vivo da Debenedetto al sassofono.
Blu cielo, verde Murgia, bianco calce, rosso fuoco: chi apre il volume di Simonetti e Amato (tradotto anche in inglese) deve essere pronto a compiere un viaggio nel colore. Quattro itinerari, seguendo le tinte di una Puglia da conoscere, illuminata dallo splendore di un castello, dalla meraviglia di un affresco rupestre e della semplicità di un campo di papaveri o di una “gita” al faro. Isole e scogli deserti, spiagge rinomate, cammini tra i boschi e nel candore dei centri storici, entrando in masserie e cattedrali, girando tra torri costiere e antichi teatri. Nel “disordine” della bellezza regna la perfezione di un Sud che non è un marchio da esportare, ma una meta interiore, una ricerca infinita del Mezzogiorno che è in noi.