L’ensemble orchestrale, diretto da Rino Marrone e presieduto da Angelo Brindicci, prosegue dunque con la consueta e coraggiosa programmazione artistica, nel nome della cultura e della grande musica di qualità. Tutte caratteristiche che contribuiscono ad annoverare il Collegium fra le realtà italiane più apprezzate del settore musicale. Per un cartellone che presenta diverse collaborazioni prestigiose: quelle con l’Alliance Française di Bari, l’Accademia Pugliese delle Scienze, il «Wanda Landowska» Festival, l’Ufficio Nazionale del Turismo Cinese.
«Partiremo martedì 9 aprile, alle 20,30 al Nuovo Teatro Abeliano – spiega il maestro Rino Marrone – con un concerto a cui tengo particolarmente, realizzato in collaborazione con l’Alliance Française di Bari: si intitola “Intorno al jazz, un’attrazione fatale”, e presenterà le musiche di tre compositori che hanno attraversato il ‘900 con uno stile personalissimo e accattivante, con brani che presentano influenze legate al mondo del jazz. Tutti di rara esecuzione, a partire da una suite ispirata a pezzi del compositore britannico Benjamin Britten (1913-1976) arrangiata da Daryl Runswick («Britten’s Blues»), seguita dalle musiche del balletto jazz «La Revue de Cuisine» del compositore ceco Bohuslav Martinů (1890-1959), una prima nazionale con il nuovo testo di Christoph Garda nella traduzione italiana curata da Allliance Française; e infine i brani di Darius Milhaud (1892-1974) «Caramel Mou» (per orchestra jazz, su testo di Jean Cocteau) e le musiche dal balletto «La création du monde». L’altra chicca della serata vedrà la partecipazione del giovane e brillante attore barese Giuseppe Scoditti».
Il giorno successivo, mercoledì 10 aprile, si svolgerà un altro segmento prezioso del cartellone – fuori stagione -, con il progetto «Viaggio nella Musica, senza barriere e confini», intrapreso già con grande successo negli ultimi due anni: durante la mattinata il Collegium Musicum e Rino Marrone torneranno nell’Istituto Penale per Minorenni «Nicola Fornelli», per esibirsi davanti ai detenuti del carcere minorile barese. Con l’auspicio che la musica possa diventare fonte di speranza e luce, in qualsiasi attività di tipo rieducativo e riabilitativo.
Il 23 aprile all’Abeliano, prosegue il cartellone con il concerto intitolato «The Young Beethoven», con protagonisti il musicologo Sandro Cappelletto e il pianista Marco Scolastra. Il racconto di Cappelletto si concentrerà su quelli che egli stesso definisce «gli artigli di un artista da cucciolo»: i lavori d’esordio del giovane Beethoven a Bonn, il viaggio e gli studi a Vienna, la morte della madre, il ritorno nella città dove è nato, la definitiva partenza per la capitale dell’Impero. Il pianoforte di Scolastra e il racconto di Cappelletto tracceranno un percorso lungo pagine rare e sorprendenti del catalogo del compositore, tra prime conquiste e folgoranti anticipazioni del genio che verrà.
Il 14 maggio all’Abeliano toccherà a un altro appuntamento che unirà teatro e musica, ideato da Marrone: la voce narrante del regista teatrale, attore e conduttore televisivo Pino Strabioli racconterà, insieme al Collegium Musicum e al coro di voci bianche «Vox Juvenes» di Emanuela Aymone, il teatro di un maestro come Sergio Tofano (1886-1973), con le musiche di Fiorenzo Carpi («Bonaventura Veterinario per forza», nella suite di Rino Campanale) e Nino Rota («L’isola dei pappagalli, con Bonaventura prigioniero degli antropofagi», nella suite di Nicola Scardicchio).
Il 28 maggio ci si sposta nella Basilica di San Nicola, con un altro appuntamento in collaborazione con l’Alliance Française: un concerto dedicato a Gabriel Fauré (1845-1924) nel centenario dalla morte, con i brani «Tantum Ergo» op. 55 e il Requiem op. 48, preceduti dall’«Ave Maria» di Camille Saint–Saëns. Una serata ricca di protagonisti: insieme al Collegium Musicum diretto da Marrone, il soprano Martina Tragni, il baritono Giuseppe Naviglio e i cori Dilectamusica e Harmonia, diretti rispettivamente da Vincenzo Damiani e Sergio Lella.
Nel mese di giugno toccherà poi a due concerti negli spazi all’aperto di Villa La Rocca, a Bari, sede dell’Accademia delle Scienze: martedì 11 sarà la volta de «Il grande ‘800», con brani di Charles Gounod («Petite Symphonie») e Antonín Dvořák (Serenata op. 44), con l’introduzione del musicologo Pierfranco Moliterni. Il concerto vivrà una prestigiosa anticipazione domenica 9 giugno, nel Museo Diocesano di Molfetta, in collaborazione con il «Wanda Landowska» Festival.
Venerdì 21 giugno, in occasione della Festa Europea della Musica, nel giorno del solstizio d’estate, sarà la volta di «A Giacomo Puccini», tributo speciale al grande compositore toscano nel centenario dalla morte, con «La principessa Turandot», favola in musica raccontata da Emanuela Aymone, con il coro di voci bianche «Vox Juvenes» e il pianoforte di Fabio Sebastiano. Anche questo concerto vivrà una preziosa anticipazione, giovedì 20 giugno, nell’Auditorium Moscati della Parrocchia di San Sabino di Bari.
Dopo la pausa estiva si riprende il 22 ottobre all’Abeliano (sede degli ultimi quattro concerti dell’anno): «America America» sarà una serata che celebrerà in musica il «Nuovo Mondo», con il Collegium Musicum diretto da Marrone e solista al pianoforte Emanuele Arciuli. Nell’impaginato, musiche di Ruggero Leoncavallo («Viva l’America», nell’orchestrazione di Marco Grasso), Aaron Copland («Appalachian Spring», suite dal balletto nella versione originale per 13 strumenti), Kyle Gann («Nocturnes» per pianoforte, in prima esecuzione assoluta), Michael Daugherty («Le Tombeau de Liberace», per pianoforte e orchestra da camera).
Il 4 dicembre, in collaborazione con l’Ufficio Nazionale del Turismo Cinese, si volgerà lo sguardo a Oriente con «Vibrazioni di seta», un concerto che proporrà musiche tradizionali cinesi scritte per pipa, un antico strumento musicale cinese a quattro corde, appartenente alla famiglia dei liuti. Melinda Brindicci dialogherà con Jiayi Shao (solista alla pipa), per scoprire tutte le meraviglie e le particolarità insite in questo strumento: in programma, insieme ai solisti del Collegium Musicum, il Concerto per quartetto d’archi e pipa di Tan Dun, tra i più acclamati compositori cinesi odierni, divenuto celebre per numerose colonne sonore cinematografiche.
Il 17 dicembre si conclude la stagione con il concerto intitolato «Dal ‘900 al Contemporaneo», con il Collegium Musicum diretto da Marrone e solista al sassofono Mario Marzi: in programma la prima esecuzione assoluta di «Skin IV» del compositore pugliese Vito Palumbo (che interverrà prima del concerto), il Concertino da camera per sassofono e 11 strumenti di Jacques Ibert e due brani del compositore barese Raffaele Gervasio (1910-1994) nel trentennale della morte: il Concerto da camera op. 111 e la Rapsodia su canti di Puglia op. 88.