Siamo in ballo e balliamo è il titolo della prima edizione del Dab versione festival dal 16 al 25 ottobre a Bari, il primo Festival di danza contemporanea della Città di Bari organizzato col Teatro Pubblico Pugliese. Un festival che si sarebbe dovuto tenere in aprile e che ora si presenta con rinnovati contenuti ispirati su tutto quello che è venuto a mancare durante il lockdown, contenuti significanti, generati da una attualità non prevista. Si tratta della prima programmazione al chiuso del Comune di Bari-Tpp nell’ambito di una stagione teatrale nuova, strana, difficile e non per questo meno stimolante, una programmazione che, come da tradizione, sarà ospitata al Teatro Kismet OperA e al Nuovo Teatro Abeliano, due realtà di fatto partner di Dab per la diffusione del contemporaneo.
Tre prime ed esclusive regionali e quattro prime assolute, il programma comprende undici spettacoli, per la maggior parte made in Puglia.
E dunque Siamo in ballo e balliamo, accogliamo quello che viene, sia dagli artisti che dal pubblico, un festival che mostrerà cosa si è potuto fare in questo tempo difficile, come organizzatori e artisti abbiano reagito al fermo, al tempo Covid, e come il settore danza abbiamo retto ad un blocco particolarmente doloroso per chi dell’azione fà la sua vita, nella costruzione di uno spettacolo e nella preparazione fisica dei danzatori.
Un’edizione quella 2020 di Dab formato Festival che si propone con una vena di grande leggerezza, che propone momenti anche di ilarità, a tratti di comicità, con produzioni tra le più divertenti che siano state prodotte negli ultimi dieci anni, una programmazione che vuole dare uno sguardo preciso sulla società contemporanea, con temi che spaziano dalla differenza di genere, alla discriminazione, al razzismo, al nostro tempo inspessito da durezza e aggressività, dalla incomunicabilità tra generazioni e in famiglia.
Ma ecco gli spettacoli. Intanto le quattro prime assolute:
LA7^ di Altradanza-Domenico Iannone, la grande gioia di vivere, la settima sinfonia, uno dei componimenti più vigorosi, con l’inno alla gioia, l’inno europeo, tra gli elaborati musicali classici più belli e gioiosi. Il lavoro sarà preceduto da Jeune homme é la vie (entrambi il 22 ottobre ore 21.00 Teatro Kismet).
Lasciti di Riccardo Fusiello e Agostino Riola / compagnia Sonenalè (24 ottobre ore 21.00, Nuovo Teatro Abeliano), il disagio nella famiglia moderna, spettacolo ispirato a Lessico famigliare di Natalia Ginzburg;
Genesi, di Giulio De Leo-Compagnia Menhir, (25 ottobre, ore 21.00, Nuovo Teatro Abeliano), l’idea di intimità e armoniosa conversazione, due danzatori dialogano con due musicisti dal vivo, Pino Basile e Giuseppe Doronzo, intima situazione che ci riporta ad una condizione di catarsi, ad una ritrovata calma, felicità attraverso il corpo, la musica e lo spazio.
Poi, la bella ed inedita creazione pensata appositamente per Dab: La caravan electrique – di Ezio Schiavulli, performance di danza urbana e installazione d’arte figurativa site specific che inaugurerà il festival il 16 ottobre (11.30) in Corso Vittorio Emanuele-Teatro Piccinni. Il senso di un riappropriarsi da parte della danza di spazi e sguardi, riprendersi il contatto seppur non fisico, almeno intellettuale, spirituale, emotivo con il pubblico, il ritorno ad un periodo limitato nel e dal tempo per dedicarci ad una settimana di danza nella propria città.
Tre preziosi contributi in prima ed esclusiva regionale: Les miserables #1, (17 ottobre alle 21.00, Nuovo Teatro Abeliano) musical moderno e ironico a tratti esilarante, di Carlo Massari, artista che il circuito Tpp segue da sempre e che ha partecipato ad altre edizioni di Dab. In questa edition ci porterà i primi 35 minuti assolutamente nuovi della sua ultima coreografia, una scelta specifica quella di non mostrare lo spettacolo nella sua interezza, ma solo una summa, il meglio del prodotto.
Dab ospiterà anche una versione completamente rivisitata di Farde moi~ / Prima ed esclusiva regionale ~ (20 ottobre, ore 21.00 Kismet), coreografia e regia di Francesco Colaleo e Maxime Freixas. Gli artisti italo francesi lo ripropongono dopo che due anni fa debuttò al Civitanova danza, ma lo fanno in una versione completamente nuova, rivisitata, dopo averlo smontato e rimontato in Francia, patria artistica che li ha adottati, per mostrarlo per la prima volta in Italia qui al Dab Festival in una versione per l’appunto reloaded.
Da non perdere il momento-festa con Graces~/ Prima ed esclusiva regionale~ (19 ottobre, ore 21.00, Teatro Kismet), coreografia e regia di Silvia Gribaudi, spettacolo che come è noto ha già debutatto e che ovunque sia andato ha riscosso enorme successo di pubblico e critica. Produzione selezionata all’ultima Nid Platform e vincitrice del premio miglior produzione contemporanea 2019 della rivista di settore Danza&danza.
Equilibrio dinamico è l’altra proposta in rassegna, compagnia che propone due momenti:
una doppia creazione della direttrice, la coreografa Roberta Ferrara, che propone sia il suo ensemble Equilibrio Dinamico Ensemble, formazione giovanile, sia la compagnia vera e propria che andranno in scena il 17 ottobre rispettivamente con Kick Start e Simple Love in una sorta di prologo dello spettacolo Les miserables, insieme ad un lavoro maturo, Continuum (24 ottobre – Nuovo teatro Abeliano), firmato da Matthias Kass e Clément Bugnon, coreografi tedesco-belgi, ospiti negli anni passati della sua compagnia. Una bella modalità di lavoro, quella della coreografa pugliese che da sempre lascia spazio ogni anno alla contaminazione tra il suo lavoro e lo sguardo di suoi colleghi internazionali che tornano in Puglia per lavorare con i danzatori di Equilibrio dinamico.
DAB FESTIVAL è in collaborazione con BIG ff – Bari International Gender Festival. Diretto da Tita Tummillo e Miki Gorizia. Promosso e organizzato da Cooperativa Sociale Al.i.c.e. Alternative Integrate Contro l’Emarginazione.
Per la promozione del pubblico si ringrazia Vincenzo Losito.