La danza torna al Teatro Piccinni con l’ultima produzione del Nuovo BallettO di ToscanA, “Bayadère – il regno delle ombre”, un grande classico rivisitato da Michele Di Stefano per una delle più importanti compagnie di danza contemporanea italiana. L’appuntamento è per giovedì 28 ottobre (ore 21) nell’ambito di DAB 21_DanzaABari 2021, la stagione di danza contemporanea del Comune di Bari realizzata dal Teatro Pubblico Pugliesein collaborazione con Teatri di Bari e con il BIGf – Bari International gender film festival, che rappresenta le ispirazioni e le poetiche della scena attuale della danza. In esclusiva, per presentare l’appuntamento a Bari, ci sarà Carmelo Zapparrata, giornalista e critico di danza per Danza&Danza, Danza&Danza International e La Repubblica – Bologna. A lui il compito di accompagnare la visione dello spettacolo per gli spettatori del Teatro Piccinni.
Il coreografo salernitano, Michele Di Stefano, fondatore del gruppo romano mk, già Leone d’Argento per l’innovazione alla Biennale Danza 2014 e Premio Ubu nel 2019 come migliore spettacolo di danza con “Bermudas”, propone un Regno delle Ombre carico di suggestioni, in linea con l’eccezionalità del tempo che stiamo vivendo. Un balletto in un atto per dodici danzatori intriso di esotismo idealizzato, sia nella trama melodrammatica che nell’estetica dell’insieme, musica di Ludwing Minkus e musiche originali di Lorenzo Bianchi Hoesch, realizzato con il sostegno di Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni.
DAB 21_DanzaABari 2021 prosegue al Kismet mercoledì 3 novembre (ore 21) con Coefore Rock&Roll produzione della Compagnia Enzo Cosimi, MiC e Regione Lazio in collaborazione con Roma Europa Festival e con il sostegno di Teatro di Roma – Teatro Nazionale. Le Coefore di Eschilo in salsa rock, con la musica dal vivo di Lady Maru, icona della club culture, e le suggestioni dell’arte visiva e ribelle di Mike Kelley. Una coreografia poetica che unisce parole, visione e azione performativa. Si tratta della seconda tappa del progetto Orestea. Trilogia della Vendetta, che approfondisce il percorso iniziato dal coreografo romano nel 2019 con Glitters in My Tears – Agamennone.
Si arriva così a dicembre per gli ultimi quattro appuntamenti in successione, tutti al teatro Kismet: martedì 7 dicembre (ore 21) c’è First Love di (e con) Marco D’Agostin/ Collettivo Van, coproduzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale / Torinodanza festival e Espace Malraux scène nationale de Chambéry et de la Savoie dans le cadre du projet Corpo Links Cluster, sostenuto dal Programme de Coopération PC INTERREG V A – Italia-Francia (ALCOTRA2014-2020). First Love è un risarcimento messo in busta e indirizzato al primo amore. È la storia di un ragazzino degli anni ’90 al quale non piaceva il calcio ma lo sci di fondo – e la danza, anche, ma siccome non conosceva alcun movimento si divertiva a replicare quelli dello sci, nel salotto, in camera, inghiottito dal verde perenne di una provincia del Nord Italia.
E sarà lo stesso Marco D’Agostin/ Collettivo Van a tornare in scena anche mercoledì 8 dicembre (ore 21) con Best Regards, coproduzione KLAP Maison pour la danse à Marseille, Rencontres chorégraphiques internationales de Seine-Saint-Denis, CCN2-Centre chorégraphique national de Grenoble, ERT – Emilia Romagna Fondazione. Best Regards è un tributo laico e pop, all’ombra del tempo scaduto e sotto la luce che Nigel Charnock, tra i fondatori dei DV8 – Physical Theatre negli anni ’80, continua a proiettare sulla scena di chi oggi danza.
Il giorno dopo, giovedì 9 dicembre (ore 21) ci sarà CollettivO Cinetico con Dialogo terzo: in a landscape, coreografia e regia Alessandro Sciarroni in coproduzione con Aperto Festival – Fondazione I Teatri di ReggioEmilia, Teatro Comunale di Ferrara, Operaestate Festival Veneto/CSC, MarcheTeatro, CentraleFies / Art Work Space. In a Landscape intende ricucire una relazione empatica con lo spettatore, quasi una nuova forma di tenerezza, attraverso qualcosa di leggero e misterioso nell’ostinazione della ripetizione, qualcosa che sembra avere un’energia opposta rispetto alla pazienza, alla fatica e all’ostinazione dell’azione che stanno compiendo.
La programmazione del 2021 si chiude lunedì 13 dicembre (ore 21) con il recupero dello spettacolo che avrebbe dovuto inaugurare DAB il 29 settembre scorso. In scena, sul palcoscenico del Kismet ci sarà LOVE | Paradisi Artificiali di Davide Valrosso produzione della compagnia Nina, realizzato con il sostegno di MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, in coproduzione con Compagnia Körper e C.I.M.D danza contemporanea, con il supporto di ADH – Anghiari Dance Hub, a.Artisti Associati, Lis Lab/Cross Project, Centro Residenze per la Toscana Armunia, Next – Regione Lombardia in collaborazione con Fondazione Cariplo. Un lavoro in cui energie sottili e invisibili guidano tre corpi sulla scena, incarnano le diverse sembianze di un amore che, nel segno del femminile, genera la propria traccia. Presenze e frammentazioni anatomiche che si nutrono di relazioni tra corpi e oggetti, da cui eros|amore strabocca e prende forma.
Per tutti gli spettacoli si chiede al pubblico di arrivare a teatro con largo anticipo per permettere agli organizzatori di rispettare tutti i protocolli di sicurezza e attendere l’inizio dello spettacolo. A tal proposito si ricorda che l’ingresso ai luoghi di spettacolo è consentito solo esibendo una delle Certificazioni verdi Covid-19 o “Green Pass” (Decreto-legge 23 luglio 2021, n. 105 – di cui all’articolo 9, comma 2).