Danza, prosa, musica jazz e classica, teatro di figura per bambini, cinema d’autore, reading e presentazioni di libri: la città di Vico del Gargano torna a respirare cultura e spettacolo dal vivo, con la terza edizione del festival «Voci per Vico», che si svolgerà dal 24 luglio al 19 agosto 2021. Dopo lo stop di due anni, in parte causato dalla pandemia, torna finalmente la magia del festival multidisciplinare che dà lustro a una delle perle del Gargano, organizzato dall’omonima associazione di promozione sociale «Voci per Vico», con il sostegno di Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese e il Comune di Vico del Gargano. La direzione artistica è a cura di Francesco Esposito, deus ex machina di una manifestazione che quest’anno si svilupperà in undici appuntamenti tra arte coreutica, teatrale e musicale, oltre a uno spazio prezioso dedicato al pubblico dei più piccoli, a reading letterari e a una rassegna cinematografica di quattro titoli da non perdere. In luoghi che diventeranno palcoscenici privilegiati di ogni evento: il Palazzo Della Bella, l’abbazia Santa Maria Pura e la spiaggia di Calenella.
Tenendo fede all’impegno che «Voci per Vico» ha sempre avuto per l’attualità e la riflessione sul vivere civile, il tema sul quale sarà declinata l’edizione 2021 del festival sarà quello della violenza sulle donne, con un titolo simbolico che abbraccia tutto il programma: «Credevo mi amasse». Negli ultimi anni i dati relativi alla violenza e ai femminicidi sono in drammatico aumento: con la pandemia che ha tragicamente favorito le trame di violenza e disuguaglianza sociale che si perpetuano sulle donne. Tra cifre spaventose: in Italia e nel mondo una donna su tre è vittima di violenza. «Sappiamo già – spiega il direttore artistico Francesco Eposito – che durante i recenti mesi di “prigionia domestica” le violenze sulle donne sono aumentate, ed è per questo che abbiamo voluto dedicare gli spettacoli di quest’anno a tutte coloro che le hanno subite. Portare alla luce questa realtà attraverso l’arte è il modo migliore per rendere loro omaggio e per far sì che se ne continui a parlare. Perché se restare in silenzio è come rendersi complici, noi, con le nostre “Voci”, le donne vogliamo farle parlare, cantare, danzare».
Quanto al corposo programma, si parte sabato 24 luglio, alle 21,30, a Santa Maria Pura con «Violenta(te)», della compagnia Alpha ZTL, e le coreografie di Vito Alfarano, una performance di danza contemporanea che affronta «a viso aperto» la violenza contro le donne; un manifesto coreutico contro l’abitudine agli abusi, divenuto un pericoloso crinale culturale che conduce spesso a considerare la violenza come una normalità del vivere quotidiano.
Domenica 25 luglio, alle 21,30, a Palazzo Della Bella va in scena per il pubblico dei bambini lo stupefacente “teatro dei piedi” di Verónica González: in «C’era due volte un piede» – spettacolo che ha girato il mondo con straordinario successo – le sue marionette in carne ed ossa interpretano le più esilaranti storie, accompagnate da una ricca colonna sonora, tra scene piene di ritmo, fantasia, poesia e buonumore.
Mercoledì 28 luglio, in un doppio set alle 20,15 e alle 22 (Palazzo Della Bella), va in scena «Il mio secondo cuore» di Omar Chiccheroni, interpretato da Alessandra Frabetti. Un monologo che si fa testimonianza di tanti anni di femminismo, segnati da una profonda impotenza e rabbia di fronte alla violenza esercitata contro l’animo e il corpo femminile. Sabato 31 luglio, alle 21,30 (Santa Maria Pura), sarà la volta di «Filippo», monologo di Federica Quaglieri, scritto da Betta Cianchini con la regia di Walter Garibaldi: un testo nato dal racconto dell’esperienza personale di una donna che ha vissuto una relazione con un uomo violento, e presentato anche alla Camera dei Deputati, dove ha commosso e divertito deputate e deputati in prima linea nella lotta al femminicidio. A seguire, un dibattito in cui il giornalista Livio Costarella dialogherà con l’attrice Federica Quaglieri e la psicologa Veronica Gatto.
Lunedì 2 agosto, alle 21,30 (Santa Maria Pura), la compagnia AltraDanza, con le coreografie di Domenico Iannone, porterà in scena «Credevo mi amasse», performance in grado di sondare, approfondire e in qualche modo svelare i meccanismi e le dinamiche che ruotano intorno alla violenza sulle donne. Con quattro danzatori che si muovono all’interno di un ambiente familiare, svelando il lato psicologico di ogni relazione che intercorre tra loro.
Sabato 7 agosto, in un doppio spettacolo alle 21 e alle 22,30 (Palazzo Della Bella), toccherà a «Quarantena», scritto e interpretato da Barbara Dondi e Christine Wipf (regia di Michele Orsi Bandini): lo spettacolo teatrale è incentrato su quelle donne rimaste sole e impaurite, a causa della quarantena obbligata dalla pandemia. Domenica 8 agosto alle 21,30 (Palazzo Della Bella) arriva per il pubblico dei più piccoli «Il pirata Tarallino», scritto da Elena Gaiani per l’Opera dei Burattini, con la partecipazione del soprano Debora Govoni. Il magico incontro-scontro tra il pirata Tarallino, che spadroneggia tra le popolazioni costiere del Gargano, e una caravella straniera carica di teatranti, musici e giocolieri.
Martedì 10 agosto, alle 21,30 (Palazzo Della Bella), toccherà a un omaggio speciale alla musica di Astor Piazzolla, nel centenario della nascita: «Hasta que la musica se pare» rileggerà il “tango nuevo” del compositore argentino (di origini tranesi), con il quartetto formato da Manuel Padula (sax), Emidio Ranieri Tomeo (sax), Francesco Monaco (pianoforte), Antonio Gaggiano (percussioni). Mercoledì 11 agosto, alle 21,30 (Palazzo Della Bella), ancora la musica protagonista con il soprano Debora Govoni, giovane studentessa di canto bolognese che porterà in scena «Fedelmente tua»: è un testo da lei scritto che narra la storia di un amore assoluto, scaturito dalla riconoscenza e sviluppatosi attraverso la fedeltà e la tenerezza, fatto di indimenticabili momenti – anche drammatici – condivisi. Con la cantante si esibiranno Antonio Montecalvo (flauto) e Virginia Corricelli (pianoforte).
Sabato 14 agosto, alle 21,30 (Palazzo Della Bella), l’associazione “OrEx Dance Tribe”, con le coreografie e regia di Francesca Trisciuoglio Capozzi, rappresenterà «What Is Love?», una riflessione danzata sull’amore come sentimento semplice, spontaneo, gratuito, fino a quando non degenera in violenza e manipolazione affettiva e psicologica.
Giovedì 19 agosto, alle 20,15, sulla spiaggia di Calenella, la compagnia «Voci per Vico», con la regia di Francesco Esposito, porterà in scena «La valigia delle illusioni», uno spettacolo scandito in 23 brevi episodi ambientati in riva al mare, con protagonisti undici personaggi in crisi di identità. Le loro voci si intrecciano come una partitura musicale per suggerire sogni, idee, dubbi, paure, soluzioni ad una triste quotidianità.
Due gli incontri con le autrici in programma, con reading letterari che si intrecceranno tra teatro e musica: giovedì 5 agosto Stefania Prandi presenterà il volume «Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta» (Ed. Settenove), un reportage che racconta, attraverso le parole di chi sopravvive al femminicidio, gli esiti drammatici della violenza di genere. Lunedì 9 agosto sarà la volta di «Pensare come Ulisse» di Bianca Sorrentino (Ed. Il Saggiatore), in cui l’autrice, spaziando tra le parole degli antichi e le loro rielaborazioni moderne, mostra che nei miti si trovano risposte alle domande di oggi, a questioni come il confronto tra i generi, il valore del corpo, il senso della giustizia e della politica, la salvaguardia della natura e del pianeta. La scrittrice sarà accompagnata dal musicista Carlo Putelli, in un suggestivo attraversamento di epoche e miti, alla ricerca costante di un confronto con il presente.
La rassegna cinematografica di «Voci per Vico» consterà di quattro titoli, tutti proiettati con inizio alle 21,30 a Palazzo Della Bella: venerdì 30 luglio inaugurerà «La bestia nel cuore» (2005) di Cristina Comencini, seguito mercoledì 4 agosto da «Io ci sono» (2016) di Luciano Manuzzi, venerdì 6 agosto da «Il fiore del deserto» (2009) di Sherry Hormann, e venerdì 13 agosto da «Velluto blu» (1986) di David Lynch.