Domenica 14 novembre e lunedì 15, entrambe le serate con inizio alle 21, arriva al Teatro Forma di Bari la voce meravigliosa di Tosca, cantante, attrice ed artista eclettica con un’innata propensione alla ricerca e alla sperimentazione. Un grande ritorno, il suo, in una città che l’ha sempre acclamata, con due serate che si preannunciano molto raffinate. Al Forma l’artista romana porterà lo spettacolo ispirato al suo ultimo disco «Morabeza», l’album per cui nel 2020 ha ottenuto due Targhe Tenco, miglior interprete di canzoni e migliore canzone con «Ho amato tutto».
I biglietti sono in vendita al botteghino del teatro, aperto in settimana il lunedì dalle 15 alle 18, e dal martedì al venerdì negli orari 10-13 e 15-18. In vendita anche on line su vivaticket.it. Infotel: 080.501.81.61, www.teatroforma.org. Si accede in sala esclusivamente con Green Pass in corso di validità e mascherina.
«Morabeza in teatro» condurrà il pubblico nelle atmosfere di un immaginario salotto sudamericano, ideato dallo scenografo Alessandro Chiti. Attraverso un dialogo continuo con i musicisti, Tosca interpreterà dal vivo i brani dell’album, e non solo, spingendosi anche oltre i confini della sua ricerca musicale. Se infatti Morabeza è già una colorata giostra poliglotta che celebra l’intreccio e la contaminazione fra i popoli, un ponte fra la radice italiana e le musiche d’altrove (in particolare francese, brasiliana, portoghese e tunisina), sul palco l’artista allarga ancor di più le zone della sua esplorazione. Fino ad abbracciare nuovi mondi sonori di una più vasta zona del nord dell’Africa, facendo visita al repertorio di quell’area musicale latina compresa tra il Centro e il Sud dell’America.
La tessitura del concerto ha un filo conduttore cucito da Massimo Venturiello, che cura anche la messa in scena, sulle parole tratte da Canto alla durata, poemetto di Peter Handke. In scena con Tosca i musicisti diretti da Joe Barbieri: Giovanna Famulari al violoncello, pianoforte e voce, Massimo De Lorenzi alla chitarra, Elisabetta Pasquale al contrabbasso e voce, Luca Scorziello alla batteria e percussioni, Fabia Salvucci alle percussioni e voce.
In questo anno e mezzo di pandemia – dichiara Tosca –, nell’attesa di questo debutto, ho costruito un percorso musicale che approda in tanti lidi. Ci sarà molto del disco “Morabeza”, ma non mancheranno alcune sorprese legate a un nuovo repertorio. Bisogna allacciare le cinture e lasciarsi trasportare in giro per il mondo attraverso la musica». E questo viaggio, nei luoghi e nelle emozioni, comincia già dal titolo che riprende la parola capoverdiana morabeza, la nostalgia del passato prossimo, la sensazione di sottile dolore che accompagna i momenti più intensi e preziosi della nostra esistenza, la presa di coscienza della bellezza di un presente che apparterrà presto al passato, e la certezza della nostalgia che si accompagnerà al ricordo. «Nel riuscire a godere delle piccole cose – prosegue Tosca – c’è l’essenza della morabeza capoverdiana, che è anche il senso dello spettacolo. Riuscire ad amare quello che fai è il traguardo».
La tournée di «Morabeza in teatro» si sta sviluppando in un lungo viaggio, suddiviso in tre tappe, attraverso l’Italia e in giro per il mondo: è partito il 30 ottobre da Napoli, ed è già andato in scena con grande successo di pubblico a Roma, Firenze, Milano e Pavia.
La seconda parte sarà un giro per l’Europa che si aprirà a Strasburgo il 25 novembre e proseguirà da febbraio 2022 a Dubai e Sharjah. Infine terminerà in tarda primavera ancora con una serie di concerti italiani, nuove date europee tra Spagna, Portogallo, Francia, Germania e poi oltreoceano tra Brasile (in concomitanza dell’uscita del disco sul mercato brasiliano), Uruguay, Paraguay, Perù e Stati Uniti.