Dal 6 ottobre in radio Eugenio Bennato con “No logic song”, Etichetta FoxBand. Tratto dall’ album di 12 tracce “Da che sud è sud” del celeberrimo cantautore napoletano, il singolo si preannuncia potente nella sua semplice essenza: ritmo di taranta, testo semplice e leggero sulla dimensione irrazionale e inesplicabile dell’amore e della creazione artistica. La voce femminile, sensuale, incisiva che scandisce il brano è di Francesca Del Duca, la sceneggiatura e la regia del video “No logic song” sono di Bruno Colella.
BIOGRAFIA
Eugenio Bennato (Napoli, 1948) è musicista, ricercatore di musica popolare, interprete, cantautore e autore di musica per cinema e teatro. Nel 1969 fonda con Carlo D’Angiò laNuova Compagnia di Canto Popolare, il primo e più importante gruppo di ricerca etnica e revival della musica popolare dell’Italia del Sud, che ben presto diviene punto di riferimento per i giovani musicisti rock degli anni ’70 che erano alla ricerca delle proprie radici, aprendo nuove prospettive sulle possibilità di sviluppo della musica del nostro background e sulla musica del Mediterraneo. La Nuova Compagnia di Canto Popolare, con la direzione musicale di Roberto De Simone, viene scoperta da Eduardo De Filippo che, nel 1972, la presenta a Spoleto al Festival dei Due Mondi di Romolo Valli e Giancarlo Menotti. In quegli anni, con la produzione artistica di Renato Marengo, la Nuova Compagnia di Canto Popolare si impone tra i gruppi di maggior successo.
Nel 1976 Eugenio lascia la NCCP e passa alla composizione di nuovi brani nel progettoMusicanova in cui oltre a Carlo D’Angiò sono presenti Tony Esposito, Gigi De Rienzo, Bob Fix e la giovane Teresa De Sio scoperta da Eugenio.
Eugenio Bennato realizza così numerosi LP di successo fra cui “Brigante se more” (1979), contenente brani sul brigantaggio meridionale, e la celebre omonima ballata ancora oggi estremamente popolare anche tra il pubblico giovanile che l’ha proclamata vero inno del sud. Nel suo libro “Ninco Nanco deve morire” (Rubettino 2013) Eugenio racconta la genesi e la straordinaria storia di questa canzone traendo spunto per parlare della storia negata della resistenza del sud all’invasione dei Savoia e ponendo nuovamente la Questione Meridionale al centro dell’attenzione, con nuove analisi e valutazioni storiche.
Parallelamente svolge una intensa attività di autore di colonne sonore per cinema, teatro e balletto classico.
Nel 1998 fonda il movimento “Taranta Power” che parte con un concerto al mitico centro sociale Leoncavallo di Milano dove sono presenti intorno ad Eugenio tutti i grandi maestri della musica di Taranta. L’evento dà l’avvio ad uno straordinario rinnovato interesse del pubblico giovanile per i ritmi tradizionali e propone nuove strade di creatività artistica e segna una frattura con il passato modo d’intendere la musica popolare in Italia, a partire dalWomad di Peter Gabriel in Australia (2001), la sua nuova musica lo porta quindi a tenere concerti in tutti i continenti.
Nel 2002 pubblica “Che il mediterraneo sia” che sdogana le sonorità extracomunitarie presenti in Italia. Il brano diventa sigla del programma ” Shukran ” e successivamente ” Linea Blu ” dove ancora oggi viene trasmessa settimanalmente.
Nel 2006 realizza “Napoli Mediterranea” di Pietra Montecorvino, che verrà scelta come voce protagonista del film “Passione” di Joe Turturro, pubblicato con successo in America e Italia.
Nel 2008 partecipa al Festival di Sanremo dove il brano “Grande Sud” propone per la prima volta alla grande platea nazional-popolare gli strumenti ed i ritmi della musica rituale del sud.
Nel 2011 esce “Questione Meridionale“, che ritorna sul tema della storia negata e propone ritratti di uomini-contro che escono dal l’anonimato e diventano famosi, prima fra tutti il capobrigante Ninco Nanco.
Nel 2017 Eugenio è impegnato in numerosi concerti in tutta Italia tra i quali a febbraio, lo spettacolo ‘Canzoni di contrabbando’, sold out all’Auditorium di Roma Parco della Musica.