Torna a Bari dal 23 al 26 maggio la Festa dei Popoli, il Festival Interculturale che, giunto alla sua 19esima edizione, promuove l’incontro tra popoli e culture attraverso eventi, spettacoli, concerti e condivisione di enogastronomia e tradizioni popolari. Quattro giorni di vera e propria festa, con eventi gratuiti, musica, spettacoli, danze, artigianato e numerose attività pensate per i più piccoli.
“Uomini e donne in cerca di pace” è il tema scelto per questa edizione della manifestazione, che si terrà nel Giardino Princigalli di Bari (quartiere Mungivacca, nei pressi del multisala Showville) ed è realizzata dal Centro Interculturale Abusuan, dai Missionari Comboniani e da Cgil, con la collaborazione del Comune di Bari, della Regione Puglia e di un’importante rete di associazioni, comunità straniere e istituti scolastici. L’evento è infatti frutto di un grande lavoro di rete e di relazioni intessute con le tantissime realtà associative del territorio che ogni anno si impegnano, tutte insieme, per creare e rafforzare legami e radici, per rendere la città di Bari una comunità sempre più interculturale.
Tra le novità di quest’anno, il confronto tra i cinque candidati sindaco di Bari sui temi cari al mondo del terzo settore; una masterclass di musica africana, per un massimo di 20 partecipanti a partire dagli 11 anni a cura della cantante franco-camerunense Valérie Èkoumè, che insegnerà l’importanza della lettura e della scrittura ritmica insieme alla tecnica vocale e delle percussioni; in secondo luogo, l’istituzione di un premio alla memoria di Giacomo Princigalli, promotore del dialogo interculturale e protagonista della vita politica locale e nazionale, a cui è intitolato il Giardino in cui si svolge la Festa. Il premio, istituito dall’omonima associazione Giacomo Princigalli e con cadenza annuale, sosterrà progetti musicali e/o associativi interculturali nei quali la musica e le arti si propongono come occasioni per l’incontro e il dialogo tra persone, popoli e culture che si affacciano sul Mare Mediterraneo. E ancora, la direzione sempre più ambientalista ed eco-sostenibile della manifestazione, grazie anche alla collaborazione con i volontari di Legambiente Bari, dell’associazione di volontariato Plastic Free e dell’associazione Seconda Chance, un ponte tra carceri e aziende per creare opportunità di reinserimento, che, nei giorni precedenti all’avvio della manifestazione, hanno effettuato un’operazione di clean-up del Giardino e che, per l’intera durata dell’evento, affiancheranno il pubblico presente nell’attività di corretto conferimento dei rifiuti all’interno dei contenitori preposti alla raccolta differenziata.
Tra le realtà partecipanti anche Bistrot Ethnic Cook, progetto che promuove l’integrazione tra i migranti e la comunità ospitante, nonché marchio registrato come impresa sociale dall’associazione Origens. Ethnic Cook offre infatti formazione gratuita per l’introduzione nel mondo professionale della ristorazione e della panificazione, nonché numerosi tirocini professionalizzanti per donne rifugiate. Nel corso della Festa dei Popoli 2024 i referenti di Ethnic Cook saranno presenti con un proprio stand nel quale daranno vita ad un laboratorio di decorazione di biscotti con i più piccoli.