Prende il via sabato 17 dicembre la stagione di prosa 2022/22 organizzata dalla Città di Massafra in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Otto spettacoli che andranno in scena tra il Teatro Spadaro e il Teatro Comunale per una stagione che saprà soddisfare i gusti di tutti. Da Roy Paci e Matthias Martelli a Dario D’Ambrosi con il suo Teatro Patologico, da Flavio Oreglio a Emilio Solfrizzi, da Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli, Simone Colombari e Sarah Biacchi alla Compagnia Licia Lanera, fino a Sara Bevilacqua e al Teatro Le Forche.
“La programmazione teatrale di quest’anno ha una fortissima valenza culturale e sociale. Spinge alla riflessione e alla meditazione anche su argomenti attuali, senza trascurare momenti di coinvolgente “goliardia”. Lo spessore degli artisti che calcheranno i palcoscenici massafresi sarà un valore aggiunto all’offerta culturale e rappresenta un’occasione di crescita da non lasciarsi sfuggire” sottolinea il sindaco Fabrizio Quarto
“Gli appuntamenti con artisti di grande rilievo si susseguono nel solco della tradizione di eccellenza ormai consolidata. Quello che presentiamo quest’anno è un cartellone ricco, variegato ed eterogeno, in grado di attrarre pubblici diversi e restituire un importante scambio culturale – spiega l’assessore alla Cultura Domenico Lasigna -. Dal tributo al genio assoluto di Fred Buscaglione, alla comicità poliedrica di Flavio Oreglio e della compagnia di Roberto Ciufoli. Dal tributo al grande drammaturgo francese Molière, in occasione delle celebrazioni del 400° anniversario della sua nascita, con “Il malato immaginario” e “Il Misantropo”, alle emozioni messe in scena dalla compagnia Teatro Patologico in un incontro straordinario tra il mondo del teatro e quello della malattia mentale. Quello che arriva a Massafra è il teatro che emoziona, che cura, che ci fa crescere. E come diceva il grande Gigi Proietti – conclude – “Benvenuti a teatro. Dove tutto è finto ma niente è falso”.
“Quest’anno abbiamo deciso, d’accordo con il Comune di Massafra, di unire le stagioni del Teatro Spadaro e del Teatro Comunale. Una scelta dettata dalla volontà di dare la possibilità a questi due contenitori di essere ancor più parte della vita dei cittadini di Massafra. Infatti, il coniugare la contemporaneità e la prosa classica è sintomo di crescita culturale per una città che ha sempre tenuto alta l’attenzione sul mondo del teatro, tenendo presente che Massafra ospita anche una comunità, quella de “Le Forche”, che da tanti anni dà la possibilità di crescere e accrescere il sapere teatrale del pubblico” aggiunge Giulia Delli Santi, dirigente Responsabile Progetti Regionali Teatro del Teatro Pubblico Pugliese.
Si inizia con i primi tre appuntamenti tutti al teatro Spadaro. I primi a salire sul palco il 17 dicembre, saranno Roy Paci e Matthias Martelli con “Fred!” per la regia di Arturo Brachetti. La storia di Fred Buscaglione, un artista eccezionale e acclamato che ha segnato la storia culturale e musicale del nostro Paese. Attraverso il teatro di Matthias Martelli, che mischia gestualità, mimica e parola, con la musica dal vivo di Roy Paci e le invenzioni registiche di Arturo Brachetti, lo spettacolo accompagna lo spettatore attraverso la vita e le canzoni di un genio assoluto. L’11 gennaio a Massafra Dario D’Ambrosi porterà la sua particolarissima versione di “Medea” di Euripide che nel 2017 è stata presentata anche alle Nazioni Unite di New York in occasione della Giornata internazionale delle Persone con Disabilità (4 dicembre), frutto di un intenso e riuscito percorso teatrale per ragazzi diversamente abili che li vede in scena insieme ad attori professionisti. D’ambrosi è tra i principali artisti di avanguardia in Italia e creatore del movimento teatrale chiamato Teatro Patologico per cui, nel 2018, nella sede dell’Ambasciata d’Italia nel Quartier Generale delle Nazioni Unite, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento DESA, in particolare per l’istituzione del Primo Corso Universitario al Mondo di “Teatro integrato dell’Emozione”. Attore, regista e autore di spettacoli che rappresentano pensieri e comportamenti di malati di mente, è da oltre quarant’anni uno dei più interessanti fenomeni teatrali della scena nazionale. Il 27 gennaio il terzo spettacolo al Teatro Spadaro. Stavolta sul palco ci sarà Flavio Oreglio con “Ridendo e sferzando”. L’intuizione che sta alla base di quest’opera è a dir poco geniale: le note sono sette, i nani sono sette, i peccati capitali sono sette, perciò è un peccato che un nano non sia noto. In questo lavoro si ritrova il rispetto della musica, e il pubblico potrebbe percepire e gustare la sofferenza gioiosa dei musicisti che creano le sensazioni in un contatto quasi sensuale col proprio strumento.
A febbraio ci si sposta al Teatro Comunale con un doppio appuntamento. Per prima a calcare il palcoscenico, il 10 febbraio, sarà la Compagnia Licia Lanera con il suo “Con la carabina” per la regia di Licia Lanera. Una bambina di 11 anni, che un tribunale francese ha riconosciuto consenziente allo stupro che ha subito da parte di un amico del fratello maggiore, decide, diventata donna, di farsi giustizia da sola. “Con la carabina” è un testo lucido e imparziale, che fugge dall’idea di dividere categoricamente il mondo in buoni e cattivi, ma analizza i meccanismi culturali e antropologici che fanno scaturire alcuni comportamenti violenti. Il 24 febbraio sarà, invece, la volta di “Stoc ddo’ – Io sto qua” di e con Sara Bevilacqua. La storia di Lella, madre di Michele Fazio, colpito per errore, a soli 16 anni, durante un regolamento di conti tra clan rivali. Da quella sera, con la sola presenza di madre ferita, Lella impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi vuole imporle il silenzio: io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa: “Stoc ddò”.
A marzo due regie diverse, per due spettacoli diversi, portano a Massafra grandi classici del teatro scritti da Molière. Il 14 marzo al Teatro Spadaro arriva Emilio Solfrizzi con la sua rilettura e regia dell’opera di Molière, “Il malato immaginario”, per la regia di Guglielmo Ferro. Il teatro come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l’idea di Argante di servirsi della malattia per non affrontare “i dardi dell’atroce fortuna”. Mentre il 26 marzo, al Teatro Comunale, Carlo Formigoni curerà la regia de “Il misantropo di Molière in tempo di guerra”. C’è un personaggio da tutti molto stimato, ma questo personaggio non stima nessuno, neppure la giovane donna di cui è innamorato. I tempi sono cattivi: c’è una guerra in atto. Chi è J.B. Molière? Che genere di teatro è il suo? Comico, derivante dalla commedia dell’arte. “Il Misantropo” è comico? Non proprio. E perché l’avete scelto? Perché è vicino allo spirito del nostro difficile tempo, tempo di crisi e di guerra.
Per l’ultimo appuntamento della stagione, il 5 aprile l’appuntamento è al Teatro Spadaro, dove a salire sul palco con “Il Test” saranno Roberto Ciufoli (che firma anche la regia dello spettacolo), Benedicta Boccoli, Simone Colombari e Sarah Biacchi. Hèctor e Paula, una coppia con qualche problema economico, devono affrontare la scelta che gli propone il vecchio amico Toni, in attesa che li raggiunga per cena Berta, la giovane fidanzata psicologa di successo. Una decisione apparentemente semplice: accontentarsi di una piccola ma immediata fortuna o aspettare lunghi anni per decuplicarla?
INFO
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TEATRO SPADARO
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TEATRO COMUNALE
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