Ai nastri di partenza la stagione di prosa 2022 del Comune di Massafra realizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Otto gli appuntamenti in programma. Due i teatri che la ospiteranno: il Teatro Comunale “Nicola Resta” e il Teatro Spadaro. Il primo sipario ad aprirsi sarà quello del Teatro Comunale dove il 13 febbraio andrà in scena “Oedipus Rex”, tragedia di Sofocle, considerata il suo capolavoro, nonché il più paradigmatico esempio dei meccanismi della tragedia greca. In scena ci saranno Giancarlo Luce, Vito Latorre, Salvatore Laghezza, Antonio D’Andria, Onofrio Fortunato per la regia di Carlo Formigoni, vincitore del Premio alla Carriera 2021 del Teatro Pubblico Pugliese.
Secondo appuntamento il 19 febbraio sul palco del Teatro Spadaro, con la regia di Leo Muscato, con Enzo Decaro in “Non è vero ma ci credo”, commedia in tre atti scritta da Peppino De Filippo nel 1952. L’avaro, avarissimo imprenditore Gervasio Savastano, vive nel perenne incubo di essere vittima della iettatura. A un certo punto le sue fisime oltrepassano la soglia del ridicolo: licenzia il suo dipendente Malvurio solo perché è convinto che porti sfortuna. Sembra il preambolo di una tragedia, ma siamo in una commedia che fa morir dal ridere.
Il 3 marzo Factory Compagnia Transadriatica porterà, sempre sul palco dello Spadaro, “La bisbetica domata” di William Shakespeare, regia di Tonio De Nitto, con cui Factory ritorna ad affrontare Shakespeare dopo le felici prove del Sogno e di Romeo e Giulietta, insistendo ancora una volta su una lettura corale e visionaria dove la musica e la rima concorrono a restituirci una sorta di opera buffa, caustica e comicamente nera.
Si torna al Teatro Comunale per la seconda e ultima volta il 13 marzo con Serena Balivo in “Spezzato è il cuore della bellezza” , ideazione, drammaturgia e regia di Mariano Dammacco. Lo spettacolo racconta la storia di un cosiddetto triangolo amoroso, lui, lei, l’altra e, tramite i frammenti e le immagini di questa storia, offre allo spettatore uno sguardo sull’Amore nelle sue pieghe dolorose e tormentate, attraverso la convivenza di tragedia e umorismo.
Il 25 marzo ci si sposta al Teatro Spadaro per “La rottamazione di un italiano perbene” scritto, diretto e interpretato dal regista e attore Carlo Buccirosso, vincitore del David di Donatello come miglior attore non protagonista per Noi e la Giulia (2015), che nello spettacolo a Martina racconta in modo tragicomico pensieri e malattie di un italiano medio, alle prese con la gestione di un’attività familiare, fotografando con lucidità la realtà tra momenti di sconforto e di follia di un imprenditore, onesto contribuente di iniquitalia.
Il 1° aprile toccherà “Venti di Risate”, che racchiude il meglio del repertorio di Debora Villa che con questo nuovo recital festeggia 20 anni di carriera. Dopo di lei il 22 aprile ci sarà Giobbe Covatta con il suo “Scoop (Donna Sapiens)” scritto con Paola Catella in cui il comico, attore, scrittore, umorista, commediografo, attivista e politico italiano, con il suo linguaggio irriverente e dissacratorio, vuole dimostrare la superiorità della donna sull’uomo e il proprio amore e rispetto per le donne, a cui dedica in finale un poetico omaggio. L’ultimo spettacolo è in programma per l’11 maggio. Sul palco Marco Cavallaro con il suo “Amore sono un po’ incinta” una nuova commedia ricca di risate e piena di momenti di pura emozione in grado di fa ridere delle proprie paure ad affrontare l’ignoto e di raccontare come la storia più vecchia del mondo sia la favola più bella da raccontare: quella di dare un futuro alla vita.