“Vedervi seduti e composti, ma sentirvi partecipi ed entusiasti, ci emoziona e ci dà speranza. Grazie Ostuni”, con queste parole pubblicate sulla sua pagina Facebook, Max Gazzè ringrazia il pubblico del suo concerto a Ostuni. Il cantautore romano è stato il primo a tornare a suonare live dopo il lockdown, rinunciando a parte del suo cachet per permettere a tutti i suoi musicisti e il suo staff di lavorare: “senza di loro non esisterebbero i concerti” affermava sulla sua pagina Facebook, lo scorso 23 maggio annunciando il suo “Scendo in palco tour” che mercoledì 19 agosto ha fatto tappa nella città bianca per la prima edizione di “Ostuni Soundtrack Festival”. Forse non tutti sanno che Gazzè agli albori della sua carriera ha scritto colonne sonore per documentari e corti, fino all’amatissimo “Basilicata coast to coast” come ricorda Mirko Lodedo, direttore artistico del festival. Lo stesso, felice e onorato della presenza del cantautore romano, lo ringrazia per aver dato il suo contributo per la ripartenza del settore artistico, che più di altri ha subito e paga le conseguenze dello stop forzato. Lodedo ha inoltre citato l’articolo 1 della Costituzione Italiana, sottolineando che la dicitura “fondata sul lavoro” è stata fortemente voluta da Aldo Moro “forse perché aveva intuito che per noi cittadini l’unico modo di esercitare la nostra sovranità era attraverso il lavoro”. Alla stessa maniera Max Gazzè “ha voluto fosse inserito un riferimento al lavoro in questa pagina di storia della musica italiana”. Ha ringraziato 123 anime speciali che hanno lavorato per realizzare questo festival “un piccolo miracolo” perché sapevamo che “lo spettacolo avrebbe avuto un ruolo fondamentale per la ricostruzione di uno spirito comunitario della nostra Italia”.
L’atmosfera di festa è stata alimentata da Mara, giovane cantautrice di Corato a cui è toccato l’onore di introdurre il live di Gazzè, lo ha fatto mostrando grinta e talento. Perfettamente a suo agio sul palco ha interpretato due suoi brani: Chissenefrega e Giorno della festa. Il momento tanto atteso è arrivato, preceduto dai suoi musicisti Giorgio Baldi alla “chitara”, Clemente Ferrari alla tastiera, Cristiano Micalizzi alla batteria e Max Dedo alla sezione dei fiati, scende in palco Max Gazzè e con un trittico esplosivo composto da “Mille volte ancora”, “Vento d’estate” e “I tuoi maledettissimi impegni”. In questo tour speciale non mancano le sorprese come alcune chicche mai eseguite live prima d’ora come “Gli anni senza un Dio” direttamente dal primo album del 1995 e “La cosa più importante” dal 2010. Immancabili i cavalli di battaglia come “Il solito sesso”, “Cara Valentina”, “Favola di Adamo ed Eva” fino ad arrivare alla struggente “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”, “Sotto casa” e “L’amore non esiste” firmata a sei mani con gli amici Niccolò Fabi e Daniele Silvestri a cui manda un abbraccio e un caro saluto. Il pubblico emozionato sulle note di “Mentre dormi”, tratta dalla colonna sonora di “Basilicata Coast to Coast” film del mio amico Rocco Papaleo.
Il bis acclamato a gran voce non poteva che contenere l’emblematica “Una musica può fare”, oltre alle più recenti “La vita com’è” e “Posso” nella quale Gazzè si è divertito a interpretare anche le strofe cantate con spiccato accento romano da Carl Brave. L’altra sera si è avuti l’ennesima conferma che davvero una musica può salvarti sull’orlo del precipizio, ci auguriamo che chi di dovere si renda conto che anche il lavoro dello spettacolo su o dietro un palco venga tutelato e rispettato. Si ringrazia Bass CULTURE per l’organizzazione dell’evento. SCALETTA: Mille volte ancora, Vento d’estate, I tuoi maledettissimi impegni, Gli anni senza un Dio, Il solito sesso, Teresa, Raduni ovali, La cosa più importante, Il timido ubriaco, L’uomo più furbo, Non era previsto, Mentre dormi, Cara Valentina, Per esempio non è vero che poi mi dilungo spesso su un solo argomento, La favola di Adamo ed Eva, Il progetto dell’anima, La leggenda di Cristalda e Pizzomunno, L’amore non esiste, Ti sembra normale, Sotto casa BIS: Posso, La vita com’è, Una musica può fare.
Mariangela Cuscito