Al via gli appuntamenti in programma a Mesagne nell’ambito della stagione estiva promossa dal Comune di Mesagne in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
Si parte il 2 settembre alle ore 21 all’Atrio del Castello con Luigi D’Elia con “Tarzan Ragazza Selvaggio” (Teatri di Bari / INTI), di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, molto liberamente ispirato a Tarzan of the Apes di Edgar Rice Burroughs. Regia di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia. Spazio scenico Deni Bianco e Luigi D’Elia. Con il sostegno di Giallo Mare Minimal Teatro Empoli nell’ambito del progetto “Residenze” Art. 43 Mibact-Regione Toscana. Lo spettacolo sostiene Survival International, il movimento mondiale per i popoli indigeni, e la sua campagna per un nuovo modello di conservazione, efficace e rispettoso dei popoli indigeni, contro la conservazione coloniale che ruba la terra ai popoli nativi che la custodiscono e la abitano da sempre. Esistono pochi casi reali di bambini cresciuti da soli nella natura o allevati dagli animali. È accaduto che siamo stati cresciuti da lupi, cani, scimmie, animali della Savana. Le loro storie si perdono nel tempo tra cronaca e leggenda, tra sogno e realtà, ma qui abbiamo il dono del teatro che fa esistere per un’ora nel rito antico e carnale del racconto, del corpo dell’attore e del respiro del pubblico la storia un bambino rimasto orfano nella foresta del Congo e cresciuto volando da un albero all’altro come le scimmie. Tarzan, era lo strano verso che facevano le scimmie per chiamarlo o indicarlo. Che nella loro lingua, perché ogni animale ha una sua lingua e un suo canto, voleva dire pelle bianca. Questo spettacolo, nato durante la più importante crisi sanitaria e ambientale del nostro tempo, racconta la sua storia, nuda e cruda, senza nessuna concessione alle promesse degli adulti e del progresso. Con il più grande amore per il mistero intoccabile della crescita, dell’umano e della nostra Terra. Tarzan ragazzo selvaggio si libera della tradizione hollywoodiana, non ci sono alligatori uccisi dopo lunghe e pericolose nuotate, Cita – meglio dirselo subito – non esiste, e il rapporto con Jane è molto più complicato: la base del racconto teatrale è Tarzan of the Apes di Edgar Rice Burroughs.
Il 3 settembre ore 21.00 a Piazza Orsini è in programma Simone Cristicchi in “Alla ricerca della felicità” (Corvino Produzioni) di e con Simone Cristicchi. Felicità: cosa significa davvero? In cosa risiede? Da sempre il genere umano concentra i suoi sforzi per afferrarla, per coglierla tanto nel fascino delle grandi idee quanto nella meraviglia delle piccole cose. Eppure, raramente si può dire di esserci riusciti. In questo spettacolo – parte di un progetto più ampio, che comprende anche un libro dal titolo omonimo e un film documentario di Andrea Cocchi – si sceglie di provare a spiegare cosa la felicità rappresenti, al riparo da facili entusiasmi e conclusioni affrettate. La ricerca della felicità si sposa, infatti, con l’inesauribile curiosità di Simone Cristicchi, il quale, attraverso la filosofia, la meditazione e la fede, ci parla della bellezza, della vitalità, del tempo, del senso di appartenenza e di comunità, di musica e di storie. Un percorso in sette parole chiave – attenzione, lentezza, umiltà, cambiamento, memoria, talento, noi – in cui trovano spazio canzoni, aneddoti, racconti e interviste, che ci accompagna nella sorprendente scoperta del senso profondo di questa ricerca per ciascuno di noi.