La giuria dei Nastri d’Argento 2022 attribuisce una menzione speciale al progetto della coreografa pugliese Elisa Barucchieri, “Grido per un nuovo Rinascimento”, realizzato assieme a sua sorella Elena Sofia Ricci e al compositore Stefano Mainetti. Un documentario fuori selezione, scelto tra 40 titoli finalisti, che “ha fotografato nel tempo sospeso della pandemia, sia le emozioni intime dei più giovani che le difficoltà personali e strutturali dell’intera comunità dello Spettacolo di fronte al tema del lavoro e ai problemi che hanno messo in crisi l’occupazione, anche se non la creatività, di un intero settore di vita culturale del Paese”, si legge nella nota del premio. Il primo progetto che ha documento la crisi vissuta negli ultimi anni da tutte le categorie dei lavoratori dello spettacolo in Italia, è la cronaca di una mobilitazione che ha coinvolto attrici e attori, autori, musicisti, tecnici e maestranze nel nome del diritto al lavoro. La consegna del premio è in programma venerdì 6 Maggio alle ore 18, nello spazio della Regione Lazio SCENA.
“In mezzo al dolore la cosa che si può fare è tendersi la mano, lo abbiamo fatto in famiglia io, mia sorella e mio cognato poi questo bisogno si è trasformato in un’azione che ha coinvolto la nostra famiglia lavorativa. Questo riconoscimento è inaspettato e ci restituisce gioia rispetto a un momento drammatico che abbiamo vissuto. Ringrazio Mosaico studio e Res Extensa per la produzione e la dedizione incondizionata a questo progetto”, commenta Elisa Barucchieri, in questi giorni a Tirana impegnata in un progetto internazionale.
Presentato per la prima volta al pubblico alla Festa del Cinema di Roma, il documentario nasce dall’omonimo evento spettacolare svoltosi al Teatro 8 degli Studios di Roma il 24 giugno 2020 a cui hanno partecipato tutte le categorie dei lavoratori dello spettacolo non come protesta, ma come proposta per cambiare un sistema che l’emergenza da covid-19 ha portato a galla. Tra i tantissimi artisti presenti, oltre alle due sorelle Elena Sofia Ricci ed Elisa Barucchieri, ricordiamo Massimo Ghini, Ferzan Ozpetek, Maria Pia Calzone, Paolo Genovese, Stefano Fresi, Paola Minaccioni, Vittoria Puccini, Diana Del Bufalo, Claudia Gerini, Massimiliano Gallo, Anna Foglietta, Pino Quartullo, Andrea Roncato, Irene Ferri, Matilde Gioli, Tosca D’Aquino e Francesca Chillemi. Musiche originali di Stefano Mainetti. Il progetto è stato realizzato con l’organizzazione di Mosaico Studio e ResExtensa Dance Company, fondata da Elisa Barucchieri.
“Abbiamo danzato sulle macerie. Tutti insieme: dall’acrobata al videomaker. Eravamo là. E l’emozione era un battito unico, potente, palpabile nell’aria. Simbolicamente, il nostro magnifico palazzo di arte, emozione e bellezza, che da anni soffriva di gravi problemi strutturali ad ogni livello, con il terremoto Covid, è crollato. È diventato macerie. Ma queste sono macerie preziose, uniche, fondamentali. Vanno salvate. E con queste, ora, possiamo ricostruire. Però questa volta con una nuova visione più giusta e più allineata all’Europa, e al ruolo che le arti hanno in una società sana. In questo lockdown abbiamo capito, uniti, quanto profondo fosse il dolore, quanto profonde fossero le crepe che stavano intaccando ogni azione culturale e artistica in questo paese, quante fossero le macerie dell’arte in Italia. Ora abbiamo la necessità di ricostruire, ma abbiamo l’opportunità, e il dovere, di costruire. Costruire il Nuovo Rinascimento”, conclude Barucchieri.