Dopo nove mesi di attività si è concluso il Progetto “Music Borders” dell’Associazione Nel Gioco del Jazzche si è avvalso del sostegno del MIBAC, della SIAE e del Patrocinio del Comune di Bari.
Il Presidente Donato Romito, il Direttore Artistico Roberto Ottaviano e il Coordinatore Pietro Laera, si dicono soddisfatti delle attività svolte che avevano l’obiettivo di promuovere la cultura e la musica in contesti urbani disagiati. Il Bando 1 “Periferie urbane” – settore Musica della seconda edizione di “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura, edizione 2017”, di cui fa parte il progetto, prevedeva il recupero sociale di tre periferie urbane della città di Bari attraverso l’esperienza musicale e psicologica.
Per l’intera attività svolta dal 18 luglio 2018 al 25 febbraio 2019 l’Associazione Nel Gioco del Jazz si è avvalsa della collaborazione di tre partner nei tre quartieri selezionati: Fondazione Onlus Giovanni Paolo II (San Paolo), Oratorio Salesiano Redentore (Libertà), Università della Terza e Libera Età (Japigia).
Questi i percorsi realizzati, tutti gratuiti: “Ascoltando si impara” presso l’Oratorio Salesiano Redentore, “La forza della vita con la musica sempre” presso la Fondazione Onlus Giovanni Paolo II, “Lezioni a Confronto” nella struttura Quadrato Rosso dell’Università della Terza e Libera Età, “Musica ancora” che si è svolta nell’Istituto Comprensivo Japigia 1 Verga (Università della Terza e Libera Età), per un totale dioltre 30 musicisti under 35 e circa 80 ore tra lezioni e laboratori musicali per giovani ed anziani tenuti da musicisti, psicologi e giornalisti.
Nell’ambito di “Music Borders” inoltre si sono tenuti 6 concerti, anch’essi gratuiti, con circa 1300 spettatori con l’obiettivo di promuovere le produzioni dei giovani autori ed artisti. Tra gli ospiti dei concerti dedicati ai residenti dei quartieri coinvolti nel progetto, la Band Jazzistica del Conservatorio di Bari diretta dal Maestro Vito Andrea Morra, un trio ed un quartetto di giovani musicisti under 35, e la giovanissima violinista Maria Serena Salvemini accompagnata dal pianista Pietro Laera.
Numerosa e interessata è stata la partecipazione del pubblico di giovani e anziani. Attraverso la musica spiegata nelle lezioni, nei laboratori e ascoltata nei concerti, il progetto ha contribuito a promuovere il dialogo sociale e interculturale, l’inclusione e la coesione sociale nel contesto urbano e a prevenire la dispersione scolastica.