“Lascia che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo”. Ippocrate.
È solo un piacere personale? No, la cura dell’orto, o del giardino, è anche un fondamentale fattore di salute.
Con questo presupposto il prossimo 22 giugno alle 10, in strada la Lamia 3 a Ceglie Del Campo si inaugurerà l’Orto della Salute, studiato e promosso dall’omonima Associazione, in collaborazione con la Fondazione Nikolaos.
Alla presentazione interverranno il Sindaco di Bari, Antonio Decaro, l’Assessore comunale al Welfare, Francesca Bottalico, il Presidente della Fondazione Nikolaos, Vito Giordano Cardone e i responsabili del progetto, Vincenzo Limosano e Roberto Berardi.
Il progetto si propone di intervenire a favore di coloro che, affetti da disabilità fisica o mentale, versano in situazioni di esclusione o emarginazione sociale: a loro sono dedicati percorsi di accompagnamento a attività che agevolino l’inserimento sociale contribuendo al miglioramento e mantenimento delle autonomie personali.
Si tratta di un vero e proprio “orto comune”, che sarà curato dai disabili con il supporto di uno staff di volontari e di un operatore specializzato del settore agricolo e in orti sociali, nonché da tutte le associazioni a diverso titolo coinvolte nel progetto. L’orto sorge in una piccola area coltivabile messa a disposizione dalla Onlus Nikolaos prof. Nicola Damiani e la sua manutenzione è affidata ai soci dell’Associazione Orto della Salute.
«Attraverso questo progetto è possibile migliorare le condizioni di vita dei diversamente abili residenti nell’area metropolitana di Bari con l’apprendimento di nuove abilità e competenze pratiche e teoriche costituisce un supporto per l’autonomia e l’autostima dei soggetti con obiettivo l’ortoterapia» è il commento di Roberto Berardi, responsabile dell’Orto della Salute, che prosegue «Far crescere una coltura, innesca nel partecipante senso di orgoglio e soddisfazione e contribuisce a sviluppare senso di responsabilità, stimola capacità cognitive e muscolari».
La Fondazione Nikolaos avrà il compito di pianificare le attività dell’orto (studio, ubicazione, superficie da coltivare, scelta delle piante e delle attrezzature da utilizzare). Il gruppo di lavoro si riunirà periodicamente, per monitorare le attività di coltivazione e manutenzione mentre i volontari contribuiranno all’utilizzo delle attrezzature e dei materiali necessari e all’affiancamento costante dei disabili sul campo.