U.N.I.T.A. (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) invita i Teatri nazionali a illuminare e tenere aperti i propri edifici la sera del 22 febbraio (dalle 19.30 alle 21.30). Teatri di Bari accoglie l’appello e aderisce all’iniziativa illuminando il Teatro Kismet di Bari, il Teatro Radar di Monopoli e il laboratorio urbano La Cittadella degli Artisti di Molfetta.
Unita chiede a tutti gli artisti, a tutte le maestranze e al pubblico delle città di organizzare, ovunque possibile, – rispettando, come hanno sempre dimostrato di saper fare, ogni misura di sicurezza – un presidio dei teatri nella serata del 22 febbraio, perché questi luoghi tornino simbolicamente ad essere ciò che da 2500 anni sono sempre stati: piazze aperte sulla città, motori psichici della vita di una comunità.
Questo tempo “malato” ci ha costretti all’isolamento. Il teatro è il mezzo per infrangere questo cerchio di solitudine. Nel rispetto delle disposizioni di legge, dopo un anno di chiusura, è necessario tornare in scena “prima che un’intera comunità – citando Sofocle – si ammali di tristezza non riuscendo più ad immaginare un futuro“, dice la regista e drammaturga Teresa Ludovico, curatrice delle stagioni di Teatri di Bari.
Teatri di Bari invita il pubblico a lasciare un pensiero scritto su un foglio portato da casa. Per chi lo desiderasse, c’è anche la possibilità di inviare un pensiero, una citazione, la frase dello spettacolo o autore preferito, che sarà poi pubblicato sui social di Teatri di Bari. Basta scrivere in privato via Messenger alla pagina Facebook Teatri di Bari, indicando possibilmente nome, cognome e città.
Teatri di Bari torna per una sera ad incontrare quella parte essenziale e indispensabile di ogni spettacolo senza la quale il teatro semplicemente non è: il pubblico.