La nostra Imma Tataranni sostituto procuratore dalla memoria prodigiosa abituata a risolvere i casi più disparati, è in scena questa sera a Mesagne al Teatro Comunale e domani a Gioia del Colle al Teatro Rossini. Vanessa Scalera, reduce anche dei successi Rai di Napoli Milionaria quest’anno e di Filumena Marturano l’anno scorso, per una settimana sarà interprete di una pièce del regista e drammaturgo romano Filippo Gili, per la regia di Francesco Frangipane incentrata anche qui, in qualche modo, su un caso-indagine. Lo spettacolo – nell’ambito delle stagioni teatrali dei Comuni di Lecce, Fasano, Bitonto Polignano a mare, Mesagne, Gioia del Colle in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese – è un appassionante dramma familiare dove l’amore si scontra con il senso di colpa e il rimorso, in un turbinio di riflessioni su ciò che è giusto, che è morale.
Vanessa Scalera
LA SORELLA MIGLIORE
di Filippo Gili
regia Francesco Frangipane
produzione Argot Produzioni e Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Teatro
in coproduzione con Teatro delle Briciole
Come cambierebbe la vita di un uomo, anni prima colpevole di un gravissimo omicidio stradale, se venisse a sapere che la donna da lui investita e uccisa avrebbe avuto, per chissà quale male, nell’istante dell’incidente, solo tre mesi di vita? Sarebbe riuscito a sopportare, con minor peso, gli anni del dolo e del lutto, gli stessi in cui vivono per chissà quanti anni ancora, le persone legate alla donna uccisa? E quanto sarebbe giusto offrire alla coscienza di un uomo macchiatosi di una tale nefandezza, una scorciatoia verso la leggerezza, verso la diluizione di un tale peso?
Ma poi siamo così sicuri che un familiare, una strana sorella, per quanto possa amare lo stolto, gli regalerebbe questa comoda verità? Oppure a suo modo, mettendo da parte l’amore – e forse per chissà quali pregressi – gliela farebbe comunque scontare? In La sorella migliore Vanessa Scalera è la protagonista di questo intenso e appassionante dramma familiare dove l’amore si scontra e fa a botte con il senso di colpa e il rimorso, in un turbinio di sentimenti e riflessioni su ciò che è giusto, che è morale.