Da “La donna è mobile” a “Una furtiva lagrima”, passando per “Vesti la giubba”, “Che gelida manina” e “Nessun dorma”: è interamente dedicato al belcanto e alla grande musica italiana “Italia. Un sogno”, il prossimo tour, prodotto da CITY SOUND, del tenore Vittorio Grigolo, con quasi un mese di appuntamenti, dal 10 settembre all’8 ottobre 2016 tra Verona, Pavia, Bari, Bologna, Modena, Trieste, Livorno, Brescia e Cosenza.
Un cast di quattordici artisti tra cantanti e attori, l’Orchestra Sinfonica di Asti e un coro ad accompagnare Grigolo in questa nuova grande produzione teatrale, tesa a ricostruire, mediante proiezioni visive e tecnologie avanzate, la storia del nostro Paese e delle sue bellezze.
Grigolo, in coppia con il soprano Mihaela Marcu, e diretto da Alberto Meoli, interpreterà 14 arie d’opera ambientate in 14 diverse scene, ciascuna atta a evidenziare un momento storico italiano preciso. Un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, passando dal Rinascimento alle due guerre mondiali, dalla ricostruzione dopo le devastazioni belliche alla “dolce vita”, attraverso il delinearsi delle grandi icone che hanno reso il nostro Paese unico nel mondo, come l’arte, la musica, il cinema, la moda e i motori. La sartoria Brancato di Milano si occuperà degli oltre 200 costumi di scena.
Non un semplice recital di arie d’opera, ma uno spettacolo moderno e coinvolgente, che ripropone questa musica legata al nostro passato rivisitandola in una chiave nuova e attuale. Una serata che intende rivoluzionare il linguaggio dell’opera, portandolo al confine con la generazione moderna e rendendo possibile una continuità di linguaggio musicale che abbracci tutto il nostro patrimonio artistico nelle diverse epoche e forme.
La presenza scenica, il modo di vivere il palcoscenico, il vasto repertorio operistico italiano e francese (La traviata, Rigoletto, La Bohème, L’elisir d’amore, Lucia di Lammermoor, Faust, Roméo et Juliette, Manon, Les Contes d’Hoffmann), combinati al carisma e a una vocalità duttile, piena, rotonda ma soprattutto solare, fanno di Vittorio Grigolo il tenore italiano più richiesto e acclamato oggi al mondo. Ospite regolare dei più prestigiosi teatri d’opera, dal Teatro alla Scala – dove debutta a soli ventitré anni – alla Royal Opera House di Londra, dal Metropolitan Opera di New York all’Opera di Roma, ha cantato con direttori come Riccardo Chailly, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Myung-Whun Chung, Gustavo Dudamel e Antonio Pappano. Grigolo è stato recentemente insignito a Washington del premio “Distinguished Leadership Award”, consegnato per la prima volta a un italiano da parte dell’Atlantic Council.
La regia e le scene sono affidate al pluripremiato regista e scenografo inglese John Pascoe, le cui produzioni sono state ospitate nelle principali istituzioni liriche. Scelta voluta espressamente da Grigolo, che ha già collaborato molte volte con il grande regista inglese, con cui ha instaurato un rapporto di grande amicizia e stima reciproca.
Tra le prossimo opere in calendario di Vittorio Grigolo: Werther (19 giugno – 13 luglio), con la direzione di Antonio Pappano e al fianco di Joyce DiDonato e Les Contes d’Hoffmann (7 – 24 novembre), entrambe alla Royal Opera House di Londra; Roméo et Juliette (31 dicembre 2016 – 28 gennaio 2017), accanto a Diana Damrau, al Metropolitan Opera di New York.
Un tributo alla tradizione dell’Opera attraverso la storia d’Italia Dal 10 settembre all’8 ottobre 2016 in tour nei teatri italiani
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