Domenica 17 dicembre nella tensostruttura della parrocchia Annunciazione di Bari, l’associazione
“nordsud”, organizzerà la XXIII edizione della Festa delle Clementine, iniziativa che celebra il
Clementine tipico dell’arco jonico occidentale della provincia di Taranto.
Sarà l’occasione per assaggiare questi dolci piccoli frutti, riflettere su bioeconomia e benessere e
sulla situazione attuale con esperti del settore. A coordinare sarà il professor Girolamo Russo, già
docente alla facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bari, il quale nel 2003 ha scritto il
disciplinare dell’IGP Clementine del Golfo di Taranto, approvato il 23 settembre dello stesso anno.
Durante l’evento, che avrà inizio alle 10.30, ci saranno i saluti delle autorità locali, l’intervento dei
parroci dell’Annunciazione, don Peppino e don Carlo e le relazioni del nutrizionista dott. Ettore
Samele e dell’agro-bio dott. Giovanni Pergolese.
“Queste occasioni sono importanti – ha affermato il professor Girolamo Russo – per far conoscere
a tutti, grandi e piccoli, le qualità nutraceutiche delle Clementine. La natura del nostro terreno che
è ricco di calcio conferisce ai frutti delle caratteristiche particolari quali fragranza e profumo
percepibili appena si apre il frutto; lasciano un retrogusto dolce e duraturo; agli anziani e ai
bambini forniscono una maggiore protezione immunitaria grazie all’elevata quantità di Vitamina
C”.
Nell’arco jonico le Clementine hanno una fragranza e un profumo che si percepisce già quando si
apre il frutto. Questo fattore è dato dal terreno che contenendo più calcio aumentano le proprietà
nutraceutiche del mandarino che risulta molto gustoso, appetibile e la differenza con altre tipologie
è molta. Per la tipologia del terreno le clementine impiegano più tempo per maturare, ma le qualità
sono maggiori e si percepiscono già dall’assaggio. Ingoiati gli spicchi, in bocca resta la fragranza
che fa assaporare l’aroma del frutto.
“Puntiamo a valorizzare la qualità delle nostre Clementine, perchè sono uniche. Questo incontro
vuole essere un’ulteriore occasione per sottolineare l’importanza di sostenere questa specialità del
nostro territorio e al pari di altre regioni italiane, adoperarci per divulgare tale prodotto facendo
confluire i Fondi Europei destinati a tale settore. Teniamo presente che le Clementine sono
pregevolezze agroalimentari che Madre Natura ci concede e perciò vanno valorizzate e
salvaguardate”.